Sapienza, studenti: “Continua stato di agitazione, il 25 in piazza per contestare simboli sionisti”

Sapienza, studenti: "Continua stato di agitazione, il 25 in piazza per contestare simboli sionisti"

"Continuerà anche la staffetta per lo sciopero della fame. Non siamo soddisfatti, Polimeni cambi idea"

CRONACA (Roma). "Non siamo soddisfatti dell’incontro avuto con la rettrice Polimeni, continua lo stato di agitazione permanente". Lo affermano gli studenti di Cambiare Rotta durante una conferenza stampa sotto al rettorato della Sapienza. "Non toglieremo le tende, anzi da lunedì le aumenteremo. Lo sciopero della fame continuerà a staffetta tra gli studenti in lotta", afferma Francesca, una dei due studenti di Cambiare Rotta rimasta per tre giorni in sciopero della fame incatenata sotto al rettorato. "Il 24 aprile saremo sotto la sede della Crui per l’incontro dei rettori con Piantedosi e il 25 aprile saremo in piazza per contestare tutti i simboli sionisti. Il 14 maggio saremo presenti al senato accademico. La rettrice ha alzato l’ennesimo muro per avere un incontro pubblico con tutte e tutti, scegliendo di non rispondere ai punti portati". (Marco Vesperini/alanews)

—- Trascrizione generata automaticamente —-
questo pomeriggio Finalmente dopo tre giorni di sciopero della fame incatenati qui accanto alla porta del rettorato della Sapienza la rettrice Antonella Polimeni è stata costretta a riceverci e a riconoscere la necessità di ascoltare le rivendicazioni degli studenti che sono mesi e mesi di mobilitazione che portano avanti insieme anche alla componente dei ricercatori Questa è stato sicuramente un passaggio importante che va necessariamente direttamente a smentire I terribili tentativi portati avanti suoni livello di dipingere come estremisti delinquenti e le varie definizioni poco felici che ci hanno attribuito però non siamo soddisfatti la lettrice appena alzato l’ennesimo muro sulla richiesta di un incontro con tutti e tutti per discutere nel merito delle rivendicazioni di recidere gli accordi con Israele l’industria bellica e pure la lettrice parla scegliendo di rappresentare una che in realtà non è totalmente allineata con le sue posizioni crediamo quindi nella necessità di rilanciare il percorso di boicottaggio in ogni dipartimento e in ogni facoltà perché non può passare con te stata la scelta della rettrice della governance di ateneo Piazza dei complici del genocidio e delle guerre in corso in tutto il mondo per questo dichiariamo una stato di agitazione Ma niente verso il prossimo Senato accademico del 14 maggio Infatti non toglieremo le tende dal nostro Ateneo Anzi lunedì aumenter anno il numero delle tende presenti e piantate al pratone del nostro Ateneo lo sciopero della fame e continuerà a staffetta tra gli studenti e gli studentessi in lotta andremo anche sotto la sede della conferenza dei rettori delle università italiane in occasione dell’incontro del 24 aprile che avrà con piantedosi E appunto poi ci ritroveremo Infine per il prossimo Senato accademico della Sapienza del 14 maggio inoltre il prossimo 25 Aprile anche saremo presenti in piazza per ricordare e per essere presenti affinché i simboli sionisti non passino i nostri è contestato in piazza siamo contro la guerra è perché lo siamo convintamente e in ogni circostanza in ogni situazione ma crediamo anche Checco per per fermare l’escalation si debbano individuare il responsabile farla finita sostegno del nostro paese fornisce fornisce a Israele in termini di armamenti in termini anche di copertura politica ideologica che stamattina la rettrice prima di convocarsi ha pensato di mandarci tre medici della facoltà di medicina misurarsi la pressione la visita medica via avuto tutti i riscontri positivi forse ha un po’ messo in difficoltà la lettrice perché forse ha pensato al muretto e leggeremo ancora si è continuato a tenere la linea piuttosto vaga ci ci viene da dire della Libertà di ricerca quando la definizione di libertà di ricerca in questo in questo momento storico in particolare in questo sistema formativo è molto diciamo delegata alle alle responsabilità individuali mentre invece crediamo per libertà di ricerca secondo noi si intende una ricerca liberata dalla guerra libera dagli interessi militari a porre Attenzione anche a prendere una posizione più ferma è avanzata da parte dell’Ateneo sulla questione del cessate il fuoco anche qui una lettrice si è diciamo come dire negata di farlo nel senso che noi crediamo che la sapienza come più grande però abbia un peso importante e crediamo che dopo sei mesi di genocidio soltanto aderire alla risoluzione dell’ONU per il cessate il fuoco posso che dire che l’Università si impegnerà davvero affinché questo venga applicato ci sembra piuttosto una posizione debole passo fare la parola a una docente della Sapienza Laura Guazzone quello che ha messo sembra molto molto chiaramente da contestare è che coloro che si richiama la Brigata ebraica si presentano le manifestazioni c