Si spappola al Sud il voto dei Cinquestelle ma vincono sempre i bonus

La prima notizia del voto in Basilicata è che i Cinquestelle evaporano – come era già accaduto in Abruzzo – e raggiungono l’8% quando nella stessa regione, due anni fa, avevano il 25. La seconda notizia è che Forza Italia vola oltre il 13% – anche in questo caso come già accaduto in Abruzzo – ma stavolta in una competizione al centro più agguerrita; le liste di Calenda e Renzi insieme sono arrivate quasi al 16% e sono state decisive per la vittoria del centrodestra. Magari alle Europee per Conte andrà meglio, ma questo svuotamento del voto meridionale dei Cinquestelle – cioè dell’area del Paese dove hanno a lungo dominato – forse segnala un vero e proprio cambio di fase. Il Mezzogiorno torna governativo, cerca altrove quello scambio tra voti e spesa pubblica, tra voti e assistenzialismo che Conte aveva garantito con la politica dei bonus e con il Reddito di cittadinanza. Non è un caso se il governatore Bardi di Forza Italia – confermato in Basilicata – è noto proprio per i bonus acqua, gas e adesso anche bonus disoccupati finanziati con le risorse delle estrazioni petrolifere che restano in Regione. Intanto il governo di centro destra a Roma sta pensando a un bonus tredicesima per mettere nelle tasche di molti italiani quell’assegno di 80€ come fece Reni dieci anni fa superando poi alle elezioni il 40%. Insomma, è un’altra brutta notizia per Elly Schlein. Non sembra che sarà il suo Pd l’erede dei voti che vengono dalla crisi dei Cinquestelle.

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