Stefano Re – Allerta

M’han detto che adesso nel cellulare ti s’installa un programma che ti dirà se sei in pericolo, oppure invece no: che va ed andrà tutto bene. Dopo tre anni passati imbavagliati a fare test farlocchi per scoprire d’esser contagiatissimi dalla pestilenza letale di cui nemmeno t’accorgi se non fai un test farlocco, ecco che arriva l’avviso del pericolo incombente o la tranquillità cellulavvisata. Così che tu e il tuo terrore portatile non siate mai troppo lontani l’uno dall’altro, sempre a portata di ditata, fianco a fianco col sito porno e il social merdia preferiti.

C’è però che il mio cellulare è vecchio – ed ha così poca memoria che non ci si riesce a installare proprio un bel niente. Così succede che a me non m’avviserà mai se un terribile, invisibile, inudibile ma certificato pericolo m’incombe addosso o se invece posso star tranquillo, che il tetto che vedo crollarmi in testa è solo una fake news factcheccata. Toccherà dunque ch’io mi continui a fidare di quel che vedo, di quel che sento, di quel che elaboro nella mia testa – tutto da solo, senza l’appoggio di app, chat, GPS, GPT o LGBTplus.

Vedete talvolta, il culo.