Studenti della Sapienza montano le tende in solidarietà con la Palestina

Studenti della Sapienza montano le tende in solidarietà con la Palestina

"Non ce ne andremo fino a quando non terminerà l’occupazione"

(Roma). Dopo un’assemblea pubblica a La Sapienza di Roma, gli studenti universitari che negli ultimi mesi hanno manifestato in solidarietà con la Palestina, hanno deciso di allestire un accampamento con delle tende da campeggio. "Ci stiamo mobilitando da mesi ma la rettrice non ci ha mai concesso un dialogo. Stiamo costruendo un accampamento permanente come hanno fatto negli Stati Uniti. Costruiremo insieme la mobilitazione" ha dichiarato Dario. "Non è un punto di arrivo, mettere le tende ha un valore simbolico e logistico per portare avanti il boicottaggio accademico. Noi da qui non ce ne andremo fino a quando non terminerà l’occupazione in Palestina" ha aggiunto Gaia dei collettivi studenteschi. (Fabrizio Rostelli/alanews)

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ancora una cosa proprio bene Dammi stavo guidando in sostegno il popolo palestinese soprattutto da quando appunto si è intensificato il massacro a Gaza e come sappiamo sta adesso assunzioni Premium genocidio e noi sta inviando appunto università per chiedere delle prese di posizioni forti da parte dell’istituzione accademiche sia diciamo Comprensivo dizioni verso delle azioni più grandi ma può essere cosa volevo dire ma anche all’ università Quindi con su gli accordi che la le università La Sapienza in particolare insalata mista italiani che con le aziende belli che è appunto siamo abituati In vicinanza di Santa accademici mi ha fatto delle richieste e la prima quella più semplice che c’è sempre stata negata quella di un dialogo di un confronto pubblico con la lettrice che non ci ha mai concesso e quindi quello che sta facendo ora è fondamentalmente costruire un accampamento permanente Questa l’ho fatto intanto università statunitensi ma in tutto il mondo e quindi hanno sede a in questo momento è di stare qua di invitare i tutta la comunità accademica dagli studenti e studentesse ai docenti di venire qua e costruire insieme a noi la mobilitazione perché riteniamo che in questo momento soprattutto adesso che ha assunto un mondiale politico mondiale questa mobilitazione contro contro la guerra è partita contro il genocidio mettiamo sempre tantissimo far sentire la nostra voce come generazione nostra voce appunto come Giovane ma c’è la nostra voce come studentessa in affitto sono una studente Quindi è normale appoggiare il movimento internazionale che ti ha creato a favore della Palestina e contro il genocidio a Gaza e soprattutto io da palestinese ho il dovere non solo in quanto studente ma proprio da palestinesi ho il dovere di raccontare qualsiasi iniziativa si fa la fine del genocidio che in corso a Gazzada ben sette mesi soprattutto che bisogna tenere alta l’attenzione in quanto da un giorno all’altro ci potrebbe essere l’invasione terra e potrebbe veramente esserci una carne una carneficina arrapa soprattutto perché La Sapienza non è un luogo neutro è un luogo dove non sappiamo benissimo si costruiscono a tavolo gli accordi con Israele e non solo prende parte attraverso i tanti Master che ci sono istruzioni di armi come per l’intelligenza artificiale ma per qualsiasi cosa proprio al genocidio del Popolo palestinese è un’università luogo che dovrebbe essere neutro libero non puoi non si può vietare le nostre immobilizzazioni come fa la Polimeni che intanto non scende a dialogare con i propri studenti e poi soprattutto a limitare le mobilitazione chiamando le forze dell’ordine tutto perfetto È da un po’ di tempo che ci stavamo pensando In realtà ho dato una spinta per tipo era successo in America la settimana scorsa e vedere in America e non solo in realtà perché poi negli ultimi giorni abbiamo visto in tutto il mondo diffondersi il movimento delle onde contro il genocidio a Gaza e quindi solo questo essenzialmente che ti ho spinto oltre al invasioni di stamattina sul Raffaela consapevolezza che il sesso del fuoco non può arrivare un soggiorno ancora più in ritardo perché abbiamo bisogno di intervento adesso Per noi non è un punto di arrivo non è la mobilitazione insieme e te le tende a mettere le tende a un valore tutte logistico perché un punto in cui stare tutte insieme giorno e notte e costruire insieme dedicarsi alla costruzione delle mobilitazione e a trovare modi per portare avanti il bucato accademico in sapienza e l’altro ha un valore simbolico perché noi da qua non ce ne andiamo finché non ce l’ha te le risposte e finché non non terminate l’occupazione e l’apartheid in Palestina