Tim, presidio lavoratori in piazza Cordusio: “Meloni regala Rete all’azienda Usa KKR”

Tim, presidio lavoratori in piazza Cordusio: "Meloni regala Rete all’azienda Usa KKR"

Durante l’assemblea dei soci in sede, sindacati in protesta: "Temiamo fine di Alitalia"

(milano). Una rappresentanza di lavoratori TIM si è riunita a poche centinaia di metri dalla sede legale della Rete di Milano dove si stava tenendo l’assemblea dei soci per il rinnovo del consiglio di amministrazione. "Temiamo fortemente sia per la parte infrastrutturale sia per il residuo che rimarrà nella parte commerciale dove Tim sarà sottoposta a concorrenza con altre aziende più snelle" ha spiegato Simone Vivoli, segretario Nazionale CUB. "La nostra richiesta è restare un’azienda integra" ha detto Lucio Vanisco, tecnico di rete nella zona di Milano. "Pensiamo che la Rete e i servizi legati a Telecom Italia devono essere italiani in tutto e per tutto, non essere oggetto di mercanzia" ha aggiunto Alfredo Barbetta, RSU COBAS Roma. Dopo alcune ore di presidio, i lavoratori sono riusciti a spostarsi da piazza Cordusio sotto la sede di via Negri. "Quello che sta succedendo mette a rischio con i soldi pubblici un asset strategico del nostro Paese" ha detto Alessandro Pullarà dei COBAS. (Nicoletta Totaro/alanews)

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Si vede che mi sono le forti preoccupazioni per il futuro dei lavoratori di film perché in questa data si troverà il consiglio amministrazione in quanto ci sarà l’assemblea degli azionisti nella sede legale e chiamiamo fortemente sia per quanto riguarda la parte infrastrutturale sia il residuo rimarrà nella parte commerciale dove indubbiamente lì sarà sottoposto a una concorrenza o un’azienda molto più snelle e preoccupa anche il recente accordo che ha portato all’Unione fra di fatto Vodafone Fastweb la nostra richiesta sarebbe innanzitutto di rimanere un azienda integra e possibilmente di poter lavorare in maniera di offrire un servizio adeguato per la nostra è una lotta che oramai va avanti dal 2013 quando abbiamo avuto le prime avvisaglie di separazione per poi presentare una vertenza contro Telecom per Telecom Italia uniche pubblica perché pensiamo che la rete e i servizi legati a un azienda strategica che è quella di Telecom Italia devono essere italiani in tutto e per tutto e non essere suddivisi è oggetto di mercanzia come vogliono fare oggi con la vendita delle la rete a questo fondo americano che non si sa bene cosa voglio fare per cui noi per noi l’ottava avanti e speriamo Insomma che oggi decidono per il meglio che non vengo te solo lo Stato mettesse le cose in chiaro su quello che vuole fare si potrebbe pensare a un azione differente visto che comunque cassa depositi e prestiti presente all’interno delle azioni di Telecom dovrebbe aumentare il proprio azionato per poi diventare Insomma il Management come era una volta la vecchia sigla altri ti riesci a fare quello che ha fatto già con Alitalia che ha fatto finta di venderla per poi ricomprarla pochi giorni smembrando completamente tutto quello che era lì AB e gli aeroporti di Alitalia non solo come l’Italia purtroppo in Italia abbiamo avuto parecchi esempi di c’è quasi una tradizione ormai di distruzione di aziende Anche importanti e la paura è quella portare avanti questa parola prodotti Andrea andiamo tutti ha deciso di finanziare la virgola 2 miliardi di euro oggi c’è uno sciopero nazionale indetto da Cobas da Cube dell’azienda qui alle nostre spalle discutono della separazione dell’azienda di Tim in due grandi aziende per noi futuro occupazionale messo in discussione il rischio di fare la fine della l’Italia e quindi abbiamo uno sciopero in questa manifestazione è la seconda volta che ci provano a vietare di manifestare vicino a dove di nei centri cui vengono prese queste decisioni fortunatamente oggi siamo riusciti grazie alla presenza di arrivare qui sotto e siamo continuamente immobilizzazione ormai da anni perché quello che sta succedendo secondo lui mette a rischio con i soldi pubblici una 7 leggi del nostro paese cioè la TIM per come la conoscevamo noi