La dedolarizzazione continua a farsi strada. Parliamone.
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Fino al 1971, il valore della valuta americana era fissato al prezzo dell’oro. 35 dollari equivalevano a un’oncia troy. Questo sistema noto come Gold Standard, limitava la quantità di denaro che poteva essere iniettata nell’economia. Tuttavia, dopo il 1971 con il presidente Nixon tutto è cambiato. Oggi il dollaro può essere stampato come se non ci fosse un domani. L’egemonia degli Stati Uniti negli ultimi anni ha portato un numero maggiore di nazioni abbandonare la valuta a stelle e strisce per ridurre la loro dipendenza dagli States. Qualche giorno fa il presidente del Kenya William Ruto ha invitato i suoi cittadini a sbarazzarsi del dollaro in quanto crede che subirà una massiccia svalutazione. Allarmanti sono anche le mosse del più grande esportatore di petrolio al mondo, l’Arabia Saudita, che ha deciso di schierarsi al fianco della Cina per sopprimere il primato del dollaro. Le banche centrali del mondo stanno riducendo in maniera decisa l’ammontare di biglietti verdi che detengono come valuta di riserva. Che fine farà il dollaro da qui ai prossimi 20 anni? Riuscirà a mantenere il primato?
